Archive for Maggio 2022

Non glielo avrei mai detto che il suo nome mi arrivava come i profumi che attirano e respingono allo stesso tempo, come la tentazione di accarezzare il dorso di un rospetto dorato sapendo che il tuo dito sfiorerà l’essenza intima della viscosità.

Come dirlo a qualcuno se tu stesso non avresti potuto sapere che la sola menzione del tuo nome, il passaggio della tua immagine in un qualsiasi ricordo altrui mi denuda e mi ferisce, mi spinge in me stessa con quella spudoratezza che nessun specchio, nessun atto amoroso, nessuna riflessione spietata possono dare con tanto astio: che a modo mio ti amo e che quel sentimento ti condanna perché ti fa diventare il mio accusatore, colui che per amarmi e per essere amato mi depreda e mi denuda e mi costringe a vedermi come in verità sono.

Julio Cortázar – 62/Modelo para armar

(Traduzione Milton Fernàndez)

La svegliatrice

Quella nelle foto è Mary Smith.

Mary Smith di mestiere faceva la Knocker-up (o knocker-upper).

La sveglia umana, insomma.

Ogni giorno della sua vita, domeniche comprese (da un certo momento in poi), si alzò alle tre del mattino per cominciare a scarpinare le strade operaie di Londra.

Il suo lavoro consisteva in svegliare i lavoratori, lanciando dei fagioli alla loro finestra, con una cerbottana, per mandarli a lavorare.

Per più di trenta’anni, dal 1930 in poi, Mary, dai marciapiedi, bussò – a modo suo – alle finestre delle classi umili, che non potevano permettersi una sveglia meccanica, e nemmeno di mancare al lavoro.

Per sei penny alla settimana, Mary garantiva l’alzata dell’interessato (l’accordo prevedeva che non sarebbe andata via da quel marciapiede fino a quando costui non avrebbe risposto, e in modo convincente).

Ce ne furono altri, ma Mary fu una delle più longeve, in quell’arte (in quel mestiere).

In molti raccontano che per ciascuno di loro quei fagioli eseguivano un ritmo percutivo diverso, nel rimbalzare sul vetro. Mai troppo invadente. Severo e musicale. Che li faceva alzare di buonumore.

Mary Anne Smith cedette il posto – e il suo attrezzo, la cerbottana – alla figlia Molly, alla fine dei suoi giorni, che lo portò avanti fino a metà degli anni ’70.

Si dice sia stata l’ultima Knocker-up di Londra.